Dottor Francesco Iacono
Responsabile di Unità Operativa di Chirurgia Protesica e Ricostruzione Biologica Articolare

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Chirurgia ortopedica
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Domande frequenti
Protesi di anca, per interventi personalizzati nell’ordine di un millimetro
Per l’intervento di protesi d’anca, a supporto del chirurgo ortopedico, in sala operatoria l’innovativo sistema di navigazione computerizzato permette di potenziare la precisione chirurgica al millimetro e prevedere l’esito dell’intervento.
L’innovazione passa anche dalla tecnica chirurgica: l’intervento di protesi d’anca si esegue con accesso mininvasivo anteriore e attraverso la tecnica bikini, per rendere ancora meno visibile la cicatrice.
Protesi di ginocchio: percorso di cura affiancato dalla robotica
L’innovativo percorso è frutto del lavoro sinergico tra medici, Robotica e Intelligenza Artificiale ed è studiato per rispondere in modo sempre più personalizzato alle esigenze del paziente e garantire un recupero più rapido ed efficiente.
Nella valutazione clinica, gli specialisti sono supportati dall’Intelligenza Artificiale del robot Hunova per stimare, in maniera sempre più precisa, la funzionalità dell’articolazione; nella pianificazione pre-operatoria e nell’intervento, il chirurgo ortopedico è affiancato dalla precisione millimetrica del robot Navio; nella riabilitazione il supporto del robot Hunova affianca il fisioterapista nella definizione di un percorso su misura per il paziente.
Che cos’è l’artrosi dell’anca?
L’artrosi dell’anca è un processo degenerativo che colpisce l’articolazione, che si viene a creare quando il movimento che risulta dallo scorrimento reciproco delle superfici della testa del femore e del cotile è compromesso dall’usura della cartilagine. Ne nasce un’infiammazione continua che determina non solo dolore ma anche una progressiva ulteriore distruzione dei tessuti sino alla completa incapacità a compiere il movimento.
Quali patologie colpiscono il ginocchio?
Le patologie del ginocchio si dividono in due grandi categorie: traumatiche e degenerative. Quelle traumatiche (le lesioni del menisco, dei legamenti, della capsula articolare e le fratture osteo-cartilaginee, ossia della cartilagine e dell’osso che la sostiene) interessano con maggiore frequenza le persone di età inferiore ai 50 anni, che più spesso si dedicano ad attività sportive e ricreative. Le patologie degenerative invece interessano maggiormente le persone al di sopra dei 50 anni: sono le cosiddette patologie ‘da usura’ (stato preartrosico), e sono legate sia al tipo di attività lavorativa o sportiva del paziente, sia a esiti di interventi chirurgici come l’asportazione del menisco, o a traumi precedenti non trattati, ad esempio la rottura del legamento crociato anteriore.
Quali sono le cause della lesione del legamento crociato anteriore?
Il legamento crociato anteriore può essere sottoposto a forti sollecitazioni meccaniche soprattutto durante l’attività sportiva e può andare incontro a rottura. Il meccanismo di lesione più frequente è il movimento involontario di valgo-rotazione-esterna mentre il piede è fisso al suolo. Gli sport in cui sono più frequenti questi meccanismi traumatici sono il calcio, lo sci e la pallacanestro. Anche alcuni incidenti stradali possono causare la lesione di questo legamento ma anche del legamento crociato posteriore.
L’entità e il tipo di lesione sono correlati all’intensità del trauma per cui potrebbe esservi una lesione parziale o totale. Spesso si associano anche lesioni ad altre strutture come la cartilagine, i menischi e i legamenti collaterali.